Ndel corso della mia breve visita in Toscana, durante gli incontri con i titolari di cantine e nel girovagare per enoteche, ho prodotto un alto pensiero.
Oggi cos'è il Taurasi?
Per prima cosa ho notato che tutti gli addetti ai lavori lo conoscono, "è un grande vino", ti dicono quando ne parli. Allora gli domandi, "lei che etichette ha provato/vende"?, Ti rispondono "non ricordo/nessuna non si vende".
Poi ho riflettuto sul posizionamento di prezzo: Il Brunello costa dai 25 ai N euro, da lì non si sposta, il Montecucco è posizionato sui 15 euro, da lì non si sposta, il Morellino sui 10 euro e da lì non si sposta. Il Taurasi oggi costa 6,8,10,12,14,16,18,20,25,30,40,50,60 euro a seconda della regione, della cantina, del distributore. Il mio listino dice 20, ma si può vendere anche a 6 (non è il mio caso, ma è un caso).
La domanda è: il Taurasi è un Brunello o un Morellino?
se è un Brunello, cioè un grande vino, dovrebbe essere promosso e venduto come grande vino da tutti, se è un Morellino va bene lo stesso, basta venderlo dopo un anno dalla vendemmia e non ci sono problemi.
Dove voglio parare:
1. Il territorio del Taurasi e gli enti preposti alla sua tutela e diffusione fanno poco più di zero per affermare il vino fuori dai confini campani (il poco più è dovuto per l'anteprima annuale, che come sapete ogni anno si realizza grazie alla volontà di pochi e a molte preci).
2. le aziende dovrebbero imparare a fare sinergia e politiche commerciali coerenti, andare ognuna per proprio conto, contente se si vende un cartone di vino produce risultati prossimi allo zero
Me ne torno in Irpinia con le immagini delle colline senesi e con le parole di un produttore di Montalcino "eh si l'aglianico e il taurasi sono due grandi vitigni"...sic...ma grazie lo stesso per il tentativo di incoraggiamento.
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